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venerdì 8 maggio 2015

LA SLOVENIA



LA POSIZIONE
La Slovenia si affaccia sul mar adriatico.
A ovest con l’Italia 
A nord con l’Austria
A est con l’Ungheria
A sud con la Croazia



LA STORIA
L'attuale territorio della Slovenia era originariamente abitato da popolazioni celtiche quando i Romani ne iniziarono la conquista intorno al 230 a.C.
Roma dominò per circa sette secoli la regione, che fu divisa fra tre provincie: Italia, Norico e Pannonia . Le sue principali città erano Celeia (attuale Celje), Emona, Nauportus e Poetovio. La romanizzazione della regione era completa all'arrivo delle invasioni barbariche. Nel 450 d.C. Attila distrusse Emona, la principale città della regione, che comunque si riprese momentaneamente sotto gli Ostrogoti di Odoacre.
· V-III secolo a.C.: l'attuale territorio sloveno è abitato da tribù illiriche
· 229-219 a.C.: guerre illiriche, mediante le quali Roma estenderà la propria influenza sulla regione
· II secolo a.C.-V secolo d.C.: dominazione romana. L'area entrerà a far parte, in tarda età repubblicana, della provincia del Norico, e, a partire dal I secolo dell'era volgare, verrà suddivisa fra le tre province di Norico, Pannonia e Dalmazia. In epoca alto-imperiale inizia a diffondersi il cristianesimo, che però si imporrà come religione dominante solo nel IV secolo
· 388 - Nei pressi dell'odierna Ptuj viene combattuta la battaglia della Sava fra l'usurpatore Magno Massimo e l'imperatore Teodosio I che riporta una schiacciante vittoria sul proprio avversario
· 394 - Nella media valle del Vipacco (attualmente in territorio sloveno) viene combattuta la battaglia del Frigido (cosiddetta "battaglia della Bora") fra l'usurpatore Flavio Eugenio e l'imperatore Teodosio I che lo sconfigge
· V secolo: popolazioni germaniche invadono il territorio che, a partire dal 445 circa, subisce devastazioni e saccheggi anche da parte degli Unni.


LE CARATTERISTICHE FISICHE 
Il territorio è prevalentemente montuoso; verso l’interno, fasce di colline e di altopiani si alternano a zone pianeggianti. I rilievi, che rappresentano le estreme propaggini sud-orientali della catena alpina, sono orientati secondo due allineamenti principali: uno a N, lungo il confine con l’Austria e l’altro a O, nella regione confinante con l’Italia. A N si erge la muraglia delle Caravanche, continuazione delle Alpi Carniche, che converge a E, verso le Savinjske Alpe, dove il rilievo si innalza fino ai 2558 m del Monte Grintavec. Nella regione nord-occidentale si snodano i rilievi delle Alpi Giulie, a cui appartiene il Monte Tricorno (2863 m), la massima elevazione della Slovenia. Verso S le dorsali alpine si abbassano in una serie di altopiani calcarei, attraversati da valli e depressioni, che occupano gran parte della Carniola, la regione meridionale del paese, e presentano gli stessi fenomeni carsici della vicina Venezia Giulia. I fiumi principali sono la Drava e il Mur, che però attraversano la S. soltanto per un breve tratto, e la Sava, uno dei più importanti affluenti del Danubio.


IL CLIMA
Il clima è sub mediterraneo sulla costa, alpino sulle montagne e continentale, con estati calde (spesso mitigate dall'altitudine) e inverni freddi, negli altopiani e nelle valli orientali.
La temperatura media annua sul litorale adriatico è di 13,8 °C, con una media del mese più freddo, gennaio, di 4,9 °C e del mese più caldo, luglio, di 23,3 °C; a Lubiana, situata a quasi 400 metri di quota nella zona centrale, tali valori scendono rispettivamente a 9,3 °C per la media annua, -1,1 °C per la media di gennaio e 19,2 °C per la media di luglio. 
Le precipitazioni sono variabili, con valori di circa 1 000 mm sulla costa, 800 mm nel sud-est e 1 400 mm nella Slovenia centrale; lungo l'arco alpino, nelle zone orograficamente meglio esposte alle correnti umide, si possono raggiungere anche i 3 500 mm.



LA VEGETAZIONE
La Slovenia occupa solo lo 0,004% della superficie del nostro pianeta, ma nel suo territorio vive più dell’1 % di tutti gli esseri viventi e più del 2 % delle specie di esseri viventi terrestri e di acqua dolce. La Slovenia è la terza nazione più boscosa d'Europa. Nei boschi sloveni crescono ancora funghi commestibili e vi vive una grande popolazione di orsi, che per fortuna, di regola evitano il contatto con l'uomo.


La Slovenia è un paese verde che promuove il turismo ecologico. Circa il 60% del territorio è coperto da boschi a caducifoglie e ad aghifoglie. La foresta vergine dista soltanto 60 chilometri dalla capitale. Numerosi sono i boschi nei quali sono stati sistemati i sentieri tematici. Un buon terzo del territorio sloveno fa parte della rete europea delle zone ecologiche. Per essere in contatto con gli animali selvatici in Slovenia basta andare al margine dei boschi appena fuori dalle città. Nelle foreste ci sono numerosi caprioli che si avvicinano spesso agli abitati. C'è molta probabilità che nei boschi incontriate animali minori come ad esempio lo scoiattolo. 

In Slovenia nidificano numerose specie di uccelli, e il suo territorio nel contempo funge anche da base per molti uccelli migratori. Il maggior numero di specie di uccelli si possono osservare nei vari parchi ambientali.

LE ATTIVITÀ’ ECONOMICHE
Il terziario rappresenta la più grande parte dell'economia, quasi il 64 % del PIL totale nel 2008. Tra i servizi sempre più importanti figura il turismo. Il settore industriale partecipa al PIL totale con il 26% circa, l'edilizia con l'8%, l'agricoltura con il 2%. 

Tra i più importanti rami del settore industriale è doveroso elencare la siderurgia, la meccanica (autovetture, elettrodomestici), l'industria del legno e tessile, l’industria chimica e la produzione di farmaci, macchinari ecc..
l settore legato all'industria è ancora il più significativo, all'interno dell'economia di questa nazione, occupando il 40% del PIL. In particolar modo sono sviluppati l'industria siderurgica e del legno, mentre sono in forte crescita l'industria elettronica, elettrodomestici e trasporti.
L'agricoltura occupa il 6% del PIL (in particolar modo grano e granturco).


Degno di nota è il grande proliferare di imprese di import/export grazie alla posizione strategica della nazione, che ne ha determinato sempre un crocevia. Il settore del commercio, in generale, contribuisce al 10,8% del PIL.

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