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sabato 28 febbraio 2015

LA REPUBBLICA CECA

Nelle attuali Boemia e Moravia si insediarono nel V secolo cechi, slovacchi e altri slavi, che diedero vita nel IX secolo all'impero moravo. Disgregatosi sotto gli attacchi tedeschi e ungheresi, fu sostituito nel X secolo dal regno di Boemia. Questo, entrato nel Sacro romano impero, ebbe un notevole sviluppo economico e culturale.
Nel Seicento Boemia e Moravia caddero sotto il dominio asburgico, da cui si liberarono formando uno stato unitario con la Slovacchia nel 1918.


LA POSIZIONE
La Repubblica Ceca è nata dalla pacifica scissione della Cecoslovacchia in due stati indipendenti nel 1993. IL territorio non ha sbocchi al mare.
A ovest e nord-ovest confina con la Germania.
A nord-est con la Polonia.
A sud-est con la Slovacchia, con la quale fino al dicembre del '92 formava un unico stato.
A sud confina con l'Austria.


LE CARATTERISTICHE FISICHE
La repubblica Ceca comprende due grandi regioni, La Boemia a ovest e la Moravia a est. 
La Boemia è un vasto altopiano chiuso ad anello dai Monti Metalliferi, i Monti dei Giganti, i Sudeti, la Selva Boema e le Alture Morave.
La Moravia è invece una regione pianeggiante separata dalla Slovacchia dai Carpazi Bianchi.
I laghi, sia naturali che artificiali, sono molto numerosi, specie nel sud del paese. IL Lipno è il più grande tra quelli artificiali.
Nella Parte settentrionale della Boemia scorre il fiume Elba, che nasce dai Sudeti, riceve numerosi affluenti e piega verso nord entrando in Germania. Il suo più importante affluente è la Moldava. Dai Sudeti nasce anche la Morava, che confluisce nel Danubio in Slovacchia.

IL CLIMA E LA VEGETAZIONE

La Repubblica Ceca ha un clima continentale con inverni lunghi e freddi  ed estati calde e temporalesche.
Le pendici dei monti sono coperte di boschi di faggi e querce e di conifere alle quote più alte. Vi si trovano quattro parchi nazionali e numerose riserve protette. In passato grandi estensioni sono state disboscate per far posto alle colture e altre sono state danneggiate dalle piogge acide, una conseguenza dell'inquinamento atmosferico.

LA POPOLAZIONE

La densità demografica è di 128 abitanti per chilometro quadrato.
Circa il 75% della popolazione vive nelle aree urbane. 
Sulle rive della Moldava sorge Praga, la capitale, con circa un milione e 200.000 abitante. E' una delle città d'arte meglio conservate d'Europa, tanto che il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio mondiale dall'Unesco.
E' un importante centro culturale e sede di un'antica università  che risale al 1348. Al tempo stesso rimane uno dei principali poli industriali del paese.

La seconda città è Brno (370.000 abitanti), al centro di una zona fertile e pianeggiante. E' una città  industriale e commerciale. 


Su una collina vicina sorge la fortezza dello Spielberg, dove furono imprigionati patrioti del Risorgimento italiano.

La terza città è Ostrava sul fiume Oder al confine con la Polonia, centro minerario industriale.

LE ATTIVITÀ ECONOMICHE
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 59% nei servizi, 37% nell'industria, 4% nell'agricoltura.
L'agricoltura produce in larga misura cereali, patate, barbabietole da zucchero, luppolo e lino. Vengono allevati  in buona quantità suini e bovini. Importante è l'attività forestale.
Carbone e lignite costituiscono le principali risorse minerarie, insieme a giacimenti di uranio. Il paese è una via di transito per oleodotti e gasdotti.
L'energia necessaria si ricava dalle centrali termiche e idroelettriche e da due centrali nucleari. L'industria è molto sviluppata nei settori metallurgico, petrolchimico, automobilistico, agroalimentare (birra), della porcellana, del cristallo e grazie all'abbondanza delle foreste, del mobile e della carta.
Molto sviluppato il settore turistico, indirizzato essenzialmente alla città di Praga e ai centri termali della Boemia occidentale.
La rete stradale e ferroviaria è ampia, ma necessita di ammodernamento per quanto riguarda le autostrade e la completa elettrificazione delle ferrovie.
Fra i numerosi aeroporti spicca quello internazionale di Praga.
Le vie navigabili interne ammontano a più di 600 km.



Dalla Polonia...

sabato 21 febbraio 2015

La Polonia

Il territorio tra la Vistola e l'Oder era abitato anticamente da popolazioni slave che, attorno al IX secolo, diedero origine al primo stato polacco. Esso raggiunse il massimo sviluppo dal XIV al XVI secolo, quando si unificò con la Lituania. Nel Settecento, però, la Polonia dovette soccombere alle maggiori potenze e fu spartita tra Russia , Prussia e Austria, scomparendo dalla carta geografica. 
L'indipendenza fu conquistata dai polacchi nel 1918.

La posizione
La Polonia è un territorio a forma di quadrilatero che fa da cerniera fra l'Europa centrale e orientale.
A nord si affaccia sul Mar Baltico.
A ovest confina con la Germania.
A sud con la Repubblica Ceca e Slovacchia.
A est con Ucraina e Bielorussia.
A nord-est con Lituania e Russia (enclave di Kaliningrad).


Le caratteristiche fisiche
La Polonia è composta al 90%  da pianure e basse colline. La zona montuosa si estende a sud con la catena dei Sudeti al confine con la Repubblica Ceca e i Carpazi occidentali al confine la Slovacchia.
La pianura polacca è ricchissima di laghi di origine glaciale. Circa 2500 si trovano nella Masuria, ampio territorio protetto nel nord-est del paese.
I fiumi più importanti sono la Vistola, che attraversa tutto il paese per oltre 1000 km e sfocia nel Golfo di Danzica sul Mar Baltico; l'Oder, che proviene dalla Repubblica Ceca e, dopo aver attraversato il sud-ovest della Polonia, segna il confine con la Germania e sfocia nella Laguna di Stettino prima di raggiungere il Baltico. I due fiumi con i loro affluenti  sono in larga misura navigabili e collegati da una fitta rete di canali.
Il litorale baltico è una costa bassa di circa 500km, orlata da lagune separate da cordoni di sabbia dal mar aperto.



Il clima e la vegetazione


Il clima della Polonia è continentale con inverni rigidi , sulla costa è invece di tipo atlantico con abbondanti precipitazioni.
Le foreste coprono quasi un terzo del territorio. Boschi di querce, abeti, betulle, pini ricoprono le pendici delle montagne. Le pianure del nord e del centro sono adibite a uso agricolo.


La popolazione

Circa il 63% della popolazione vive nelle aree urbane.
La maggiore città è Varsavia, la capitale, con circa un milione e 700.000 abitanti. Sorge sulle rive della Vistola nella pianura polacca. E' un importante centro industriale e culturale. Il suo nucleo storico, quasi completamente distrutto dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, fu fedelmente ricostruito nel 1953.



La seconda è Łódź, importante centro industriale nel settore farmaceutico, agroalimentare e delle fibre artificiali.


La terza è Cracovia, vera metropoli del sud della Polonia, sulle rive della Vistola. Conserva un nucleo storico originale ed è centro culturale di alto livello. 

Sul Mar Baltico si affacciano i grandi nodi di traffico marittimo costituiti dai porti di Danzica e Stettino.

Le attività economiche
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 54% nei servizi, 27% nell'industria, 19% nell'agricoltura.
L'agricoltura viene praticata su larga parte del territorio da piccole imprese familiari; ha delle buone potenzialità grazie alla fertilità dei terreni, ma soffre di un certo grado di arretratezza. Si producono cereali, patate, barbabietole da zucchero, frutta. E' sviluppato l'allevamento di suini e volatili.
La Polonia possiede nella Slesia (nel sud del paese) uno dei più importanti bacini carboniferi mondiali.  Le sue centrali per la produzione di energia elettrica sono alimentate da carbone e lignite, con la conseguenza di essere molto inquinanti per l'ambiente. I settori industriali più sviluppati sono l'agroalimentare, il tessile, l'automobilistico; mantengono un buon livello la cantieristica navale e la chimica. Il paese è una crocevia di oleodotti e gasdotti.
La rete stradale e quella ferroviaria sono ampie ma necessitano di manutenzione e di modernizzazione, specialmente per quanto riguarda le autostrade.
Per il trasporto industriale sono molto usate le vie d'acqua, che raggiungono i 4000 km. 
Il traffico aereo è in crescita, specie negli aeroporti internazionali di Varsavia, 
Łódź, Cracovia e Breslavia.



Dall'Irlanda...

sabato 7 febbraio 2015

L'IRLANDA


Questa grande isola, abitata dai celti gaelici, fu cristianizzata nel V secolo da San Patrizio. Esposta alle incursioni dei vichinghi tra i secoli VIII e XII, fu conquistata nel 1155 da Enrico  II Plantageneto, re d'Inghilterra.
La sottomissione agli inglesi segnò l'inizio di una storia di ribellioni e repressioni durata fino ai giorni nostri.

La posizione


La repubblica d'Irlanda occupa l'82% dell'intera isola. Il resto è occupato dall'Irlanda del Nord (Ulster) che fa parte del Regno Unito.
A nord, ovest e sud è bagnata dall'Oceano Atlantico.
A est confina con l'Irlanda del Nord e si affaccia sul Mar d'Irlanda.
A sud-est il Canale di S. Giorgio la separa dal territorio del Galles (GB).

Le caratteristiche fisiche

Il suo territorio è costituito da una vasta pianura centrale punteggiata da colline di modesta altitudine.
I rilievi sono disposti sulle coste, isolati l'uno dall'altro. L'altitudine maggiore si ha a sud-ovest con il Carrantuohill (1041 m).
I laghi, tutti di origine glaciale, sono molto numerosi.
I fiumi sono caratterizzati da un corso lento a causa della scarsa pendenza del terreno. Il maggiore è lo Shannon (368 km), che sfocia in un fiordo lungo 90 km sulla costa ovest.
Le coste occidentali sono molto frastagliate, incise da profondi fiordi e in genere alta e rocciose.
Le coste orientali sono compatte e in gran parte basse e sabbiose.
Numerosi isolotti fronteggiano le penisole della costa occidentale. A 45 km dalla città di Galway (costa ovest)si trova l'arcipelago delle isole Aran.

Il clima e la vegetazione

Il clima risente dell'influenza della Corrente del Golfo e dei venti carichi di umidità che spirano dall'Oceano. Per questo motivo le estati sono molto fresche e gli inverni miti.
Specie nella parte occidentale del paese le piogge sono molto abbondanti e distribuite nel corso di tutto l'anno.
L'alto grado di umidità determina la crescita di un'ampia prateria. Molto  limitato è invece il patrimonio boschivo a causa del disboscamento indiscriminato  dei secoli passati.

La popolazione
La densità demografica è di 63 abitanti per km quadrato.
Circa il 61% della popolazione vive nelle aree urbane.

La maggiore città è Dublino, la capitale, con circa 495.000 abitanti. Essa si sviluppa lungo le rive del fiume Liffey, che sfocia  sulla costa orientale dell'isola (nel Mare d'Irlanda).

La seconda è Cork (119.000 ab), secondo porto del paese e città industriale sulla costa meridionale; la terza è Galway (72.000 ab), città portuale sulla costa ovest.

Le attività economiche
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 64% nei servizi, 29% nell'industria, 7% nell'agricoltura.
Il terreno è moderatamente fertile e quindi le produzioni agricole si limitano a cereali, patate e barbabietole da zucchero. Invece, l'abbondanza di prati fornisce ampi pascoli per l'allevamento su vasta scala di bovini e ovini.
La pesca è abbastanza sviluppata, sia sui fondali oceanici che nelle acque interne.
L'industria ha avuto un forte impulso negli ultimi decenni. Accanto alle industrie tradizionali di trasformazione alimentare (birra, whisky, zucchero), hanno avuto un forte sviluppo l'elettronica e la farmaceutica. Recentemente sono stati scoperti giacimenti di metano.
La rete stradale e quella ferroviaria hanno sofferto di una notevole arretratezza fino agli anni '90. Negli ultimi anni esse sono state potenziate, anche se non hanno ancora raggiunto un livello del tutto soddisfacente.
I collegamenti marittimi per merci e passeggeri e i collegamenti aerei sono sufficientemente sviluppati.
Utilizzate in larga misura le vie d'acqua interne.



Dal Regno Unito....