PER LA STAMPA

PER LA STAMPA

Per poter risparmiare inchiostro nell'eventuale stampa si suggerisce l'utilizzo del software BLOCCO NOTE / NOTE PAD, accessibile dal desktop del pc con la seguente procedura:
START
TUTTI I PROGRAMMI
ACCESSORI
BLOCCO NOTE / NOTE PAD.
Una volta aperto il documento, selezionare la porzione di testo del blog che si desidera copiare, copiare e incollare nel documento.

venerdì 24 aprile 2015

MALTA

autrici: Martina Giro, Rosati Laura

INTRODUZIONE STORICA
La sua posizione strategica nel Mediterraneo tra l’Europa e l’Africa, a metà strada tra le antiche Colonne d’Ercole, Gibilterra, ed il Medio Oriente, l’ha resa una roccaforte perfetta per molti dominatori (fenici, romani, arabi ecc.). L’obbiettivo è sempre stato uno solo: il controllo della metà del Mar Mediterraneo. Malta è uno Stato indipendente dal 1964, quando ha ricevuto l'indipendenza dalla Gran Bretagna. In migliaia di anni di storia, Malta non era mai stata uno stato indipendente. Nel 1979 in totale disaccordo con il Regno Unito e l’Occidente, il neo-governo Maltese firmò accordi con la Libia, l’Unione Sovietica e la Corea del Nord, in un tentativo di approccio al blocco comunista, che tuttavia terminò nel 1987 con la vittoria del partito Nazionalista e la nuova politica nei confronti della Comunità Europea. Nel 2004 Malta divenne membro dell’ Unione Europea e dal 2008 l’unica moneta in circolazione nella nazione è l’Euro.


POSIZIONE
La Repubblica di Malta è costituita da tre isole principali: Malta, Gozo e Comino. La capitale, La Valletta, si trova nell'isola più grande, quella omonima. L'arcipelago si trova nel Mediterraneo, esattamente nel Canale di Malta fra la Sicilia e la Libia.
Malta dista solo 95 km dalla Sicilia e 320 km dalla costa del Nord Africa. È al centro del Mar Mediterraneo e quindi ha una posizione particolarmente strategica.
Essa è una piccola isola di 316 km ², con soli 27 km di lunghezza e 14 km di larghezza. La vicina isola di Gozo è situata a nord-est.



CARATTERISTICHE FISICHE
Malta è un arcipelago nel cuore del mar Mediterraneo. Sono abitate solo le tre maggiori isole ossia Malta, Gozo e Comino. Il territorio di Malta emerge dalla piattaforma continentale sottomarina siciliana, facente parte della placca africana. La porzione sommitale è costituita da rocce sedimentarie. Nella parte occidentale e meridionale  le coste di Malta sono alte e irregolari. Nella parte orientale e settentrionale la costa è raggiungibile: si aprono ampie spiagge sabbiose o rocciose e numerose sono le insenature. A est le baie più ampie e profonde sono quelle di Mellieħa, Saint Paul's, Saint Julian's, Marsamxett e Grand Harbour , a sud vi è la baia di Marsaxlokk.
Il suolo è roccioso. Il rilievo, costituito da altipiani calcarei, è poco elevato, ed è caratterizzato da formazioni di origine carsica.
Non vi sono laghi e fiumi permanenti, anche se nei pressi dei villaggi rurali scorrono dei corsi d'acqua tutto l'anno.

CLIMA E VEGETAZIONE
Il clima è di tipo mediterraneo, con inverni molto miti e piovosi ed estati calde e secche, mitigate dalla brezza marina in prossimità della costa. A Malta sono rare grandi oscillazioni di temperatura. La temperatura media annua è tra le più alte in Europa. Malta gode di 3 000 ore di sole l'anno, rendendo l'arcipelago uno tra i luoghi più assolati d'Europa.
La vegetazione prevalente è la macchia mediterranea, con la diffusione di piante arboree quali il carrubo, il mandorlo, la tamerice, il fico, l'olivo e il lauro e tra gli arbusti il rosmarino e il timo.

POPOLAZIONE
La popolazione ha raggiunto i 416.515 abitanti; la densità demografica è di
1.318 abitanti per km², una delle più alte d'Europa. I maltesi formano la maggioranza della popolazione, con il 95%, ma sono presenti alcune minoranze, di cui la maggiore è quella inglese.
LE CITTÀ PRINCIPALI SONO:

LA VALLETTA fondata nel 1566 è la capitale di Malta sebbene abbia solo  6 315 abitanti. Ha il titolo di "Città Umilissima". Questa città può essere chiamata semplicemente Valletta o anche "Il-Belt" (La Città). La nuova capitale barocca di Malta, considerata patrimonio Unesco, è il centro nevralgico delle attività commerciali e amministrative dell'isola. La città-fortezza nasce sulla roccia della penisola del Monte Sceberras, a picco sul mare, con due profondi porti naturali, Marsamxett e Grand Harbour. Il nome lo deve al Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni, Jean Parisot de la Valette.





MEDINA, conosciuta anche come "Città Silenziosa" fu l'antica capitale. Si tratta di un fortino dalle mura arabe e dall'architettura medievale che abbraccia palazzi in stile barocco. Oggi vi abitano solo 258 persone, per lo più nobili ed ecclesiastici. Ha il titolo di "Città Notabile"; infatti può essere chiamata anche semplicemente  "Notabile" o "L-Imdina".

COTTONERA è in realtà l'unione di Tre città : Vittoriosa anche detta "Birgu" (2 691 abitanti); Cospicua anche detta Bormla (5 642 abitanti); Senglea anche detta "Invicta" o "Isla" (3 500 abitanti).
BIRKIRKARA con 21 258 abitanti è la città più popolosa di Malta.




ATTIVITÀ ECONOMICHE
Malta importa molte materie prime e energetiche per compensare la totale mancanza di risorse naturali.
Le maggiori risorse di Malta sono il calcare, una posizione geografica favorevole e una forza lavoro molto produttiva. Malta produce circa il 20% del proprio fabbisogno, ha risorse idriche d'acqua potabile limitate e nessuna fonte di energia domestica. L'economia dipende degli scambi con l'estero, dal settore manifatturiero (in particolare tessile ed elettronico) e dal turismo. Quest'ultimo è aumentato in maniera vertiginosa negli anni e ha portato alla costruzione di numerose strutture turistiche sull'isola.
Il paese commercia principalmente con gli Stati Uniti, l’Unione europea e Singapore e sfrutta la sua posizione geografica per imporsi come intermediario obbligatorio per gli scambi tra il nord e il sud del Mediterraneo.
Per quanto riguarda i trasporti, Malta ha avuto per un periodo breve anche il trasporto ferroviario e tranviario, dismessi il primo nel 1931 e il secondo nel 1929. La circolazione stradale è a sinistra come nel Regno Unito. I caratteristici autobus di Malta sono stati sostituiti da autobus moderni, e rimangono in uso su servizi turistici non di linea.                     L'Aeroporto Internazionale di Malta è l'unico aeroporto dell'arcipelago maltese, e serve perciò tutto il Paese.

mercoledì 22 aprile 2015

LA GRECIA


Autori: Graziano Crosera, Davide Bragatto, Fabio Lo Presti, Pietro Gusso


La Grecia, nome ufficiale Repubblica Ellenica, tra il 1821 ed il 1832 ottenne l'indipendenza dall'impero Ottomano.

LA POSIZIONE
La Grecia è una penisola situata nel sud-est d'Europa.
A ovest confina col Mar Ionio.
A nord confina con Albania, Macedonia e Bulgaria.
A nord-est confina con la Turchia.
A est confina con il Mar Egeo.
A sud confina con il Mar di Creta e il Mar Mediterraneo.

LE CARATTERISTICHE FISICHE
L'80% circa della Grecia è composto da montagne e colline tanto da essere uno dei Paesi europei più montuosi. Il Monte Olimpo, con 2.917 m, è la vetta più alta del Paese. Le catene montuose continuano poi nel Peloponneso, sulle isole di Kythera e Antikythera, fino all'isola di Creta. Le isole dell'Egeo sono costituite dalle vette di catene montuose sottomarine che una volta formavano un'estensione del continente principale. La Grecia occidentale presenta diversi laghi chiusi dalla catena montuosa del Pindo, che raggiunge l'altitudine di 2.637 m. Non ci sono fiumi di grande lunghezza e portata, i principali sono l'Aliakmon e l'Acheloo. I laghi sono poco numerosi e non molto vasti. Grandi pianure si trovano nelle prefetture delle regioni della Tessaglia e della Macedonia Centrale, che costituiscono zone chiave dell'agricoltura su larga scala.



IL CLIMA E LA VEGETAZIONE
Il clima della Grecia è di tipo mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e piovosi nella sezione occidentale. Nella sezione orientale, invece gli inverni sono freddi e asciutti. Le isole dell'Egeo registrano un clima arido d'estate e inverni miti, con piogge modeste e rare precipitazioni nevose.
La Grecia possiede una ricca vegetazione di tipo mediterraneo, in particolare lungo le coste e nelle isole. Nelle regioni pianeggianti si trovano aranci, ulivi, datteri, melograni e fichi. La vite prospera sui rilievi collinari. Oltre i 1000 metri si trovano boschi di sempreverdi, e di querce, pini, castagni e faggi; dai 1500 metri in poi, invece, si trovano muschi e licheni.

LA POPOLAZIONE
La Grecia ha  11.300.000 abitanti, la densità demografica è di 82 abitanti per kmq. Circa il 58,8% della popolazione vive nelle aree urbane. La maggiore città è Atene con 789.166 abitanti, costruita dal 776 al 146 a.C.




La seconda città più importante è Argo, situata ai margini del Peloponneso.


La terza città più importante della Grecia è Patrasso perché è il centro industriale più grande della Grecia. Si trova a 170 km da Atene.


LE ATTIVITÀ ECONOMICHE
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 76% nei servizi, 21% nell'industria, e 3% nell'agricoltura.
Il territorio è poco fertile, per questo non ci sono molte coltivazioni. Molto diffuse sono , però, le colture mediterranee.
La Grecia ha un problema: la dipendenza energetica; essa infatti è costretta, per produrre energia, ad importare dall'estero petrolio e gas naturali, a caro prezzo.
L'industria siderurgica, metallurgica, agroalimentare, tessile e chimica, è la più sviluppata, anche se recentemente è in alta crescita il settore terziario.
Il turismo è il settore dell'economia greca più importante. La Grecia è il paese più visitato al mondo, grazie al suo patrimonio archeologico e artistico, e alle potenzialità del turismo balneare.
L'aeroporto internazionale si trova ad Atene.

venerdì 17 aprile 2015

L'ALBANIA






Il territorio albanese è stato abitato fin dalla preistoria. Il regime monarchico fu rovesciato nel 1939, quando l'Albania fu occupata dall'esercito italiano. Il 16 aprile, l'Albania venne accorpata al territorio metropolitano italiano e Vittorio Emanuele III di Savoia venne proclamato Re d'Albania. Dal 1946 al 1990 l'Albania fu uno Stato comunista estremamente isolazionista, stalinista e anti-revisionista, che dedicò poche energie alla cooperazione politica anche con gli altri stati comunisti del Patto di Varsavia, dominato dall'Unione Sovietica.                                              Il 27 giugno 2014 l'Albania diventa ufficialmente un candidato dell'Unione Europea.


POSIZIONE
Confina con il Kosovo e il Montenegro a nord.
Con la Repubblica di Macedonia a nord ed est. 
Con la Grecia  a sud e sud-est..
È bagnata dal Mare Adriatico e dal Mar Ionio.  


CARATTERISTICHE FISICHE
Il territorio è costituito da una piccola porzione di terreno pianeggiante e agricolo, mentre la gran parte del territorio è collinare, montagnoso e molto impervio. La vetta più alta il Monte Korab sul confine con la Macedonia, raggiunge i 2.764 m di altezza. Il clima nell'entroterra è principalmente di tipo continentale, mentre la fascia costiera è caratterizzata da un clima mediterraneo.
I fiumi maggiori sono Drin, il Vjosa, il Semani, e lo Shkumbin.
I laghi dell'Albania sono tre: il lago di Scutari, Ocrida e Prespa. Il lago di Scutari costituisce il confine con il Montenegro, il lago di Ocrida costituisce confine con la Macedonia, e il lago di Prespa con la Macedonia e con la Grecia.

CLIMA
L'Albania ha un elevato numero di regioni climatiche considerata la sua modesta superficie.
Le pianure litoranee hanno tipicamente un clima mediterraneo, le regioni montuose hanno un clima continentale. Sia nelle pianure che nell'interno, il clima varia marcatamente da nord a sud. Nelle pianure del sud, le temperature medie sono di circa cinque gradi più alte durante tutto l'anno. La differenza è più marcata durante l'estate.

VEGETAZIONE
Grazie al suo clima variabile e paesaggi incontaminati, l'Albania ha una grande varietà di piante ed è sede di una serie di rare specie di uccelli e animali che in altre parti del mondo sono scomparsi o stanno scomparendo.
Le grandi aree di boschi di querce sono le case di lupi e volpi, mentre i boschi nelle montagne sono casa di orsi, lupi, gatti selvatici e altri animali.
I cervi, caprioli e cinghiali, si possono facilmente trovare in grande numero lungo tutto il paese.

LA POPOLAZIONE

In totale in Albania ci sono 3.020.209 abitanti.
La densità demografica è di 97 abitanti per km².

Tirana, è la capitale della Repubblica d'Albania. Con 421.286 abitanti, è la città più popolata d'Albania, mentre con 1.652 km² è tra i comuni più estesi d'Albania e tra le maggiori capitali d'Europa per ampiezza del territorio. La città è sede di istituzioni pubbliche, università, e il centro della vita amministrativa, politica, economica e culturale del paese.

Lushnjë è una città di 58.813 abitanti, che si trova nella porzione centro-occidentale dell'Albania. Appena fuori città, si trova la spiaggia di Divjakë, la più frequentata dell'Albania Centrale, inoltre è presente anche una vasta laguna. La città ha dato i natali alla più grande cantante albanese di tutti i tempi, Vaçe Zela. Nel 1920 fu eletta provvisoriamente capitale dell'Albania.

A 15 km da Tirana, che è la capitale dell’Albania si trova Petrela un piccolo villaggio, centro storico e culturale medievale. Petrela è un piccolo villaggio raccolto conosciuto all'interno della nazione e presente nei libri scolastici, è inoltre meta di turismo per la presenza del suo maestoso castello medievale, il quale è stato una delle fortezze, insieme a Kruje e a Scutari, contro il dominio dell’Impero Ottomano.

LE ATTIVITÀ’ ECONOMICHE
I lavoratori occupati sono così distribuiti:
45% nell'agricoltura, 15% nell'industria e 40% nei servizi.
Negli ultimi anni comunque l'Albania sta compiendo un enorme sforzo di trasformazione in tutti i settori, e si sta anche modernizzando. Attualmente le priorità del Paese sono il turismo favorito da paesaggi mozzafiato, e lo sviluppo delle infrastrutture, in particolare delle vie di comunicazione. L'agricoltura non è ancora molto produttiva. Nelle pianure e nelle vallate si coltivano cotone, tabacco, cereali, ulivo e vite. Sui monti si praticano principalmente la pastorizia e colture di sussistenza in piccoli appezzamenti; è sviluppata la pesca, sia in mare sia nelle lagune costiere.
Il settore secondario è favorito dal basso costo della manodopera che attira investimenti stranieri.
Attualmente anche il terziario è in crescita: le località sulla costa stanno cercando di attrezzarsi rapidamente per le attività turistiche. Infatti l'Albania presenta località turistiche, che secondo i visitatori sono le migliori e più belle aree di tutti i Balcani.

Autori: Elena Padovese, Irene Xausa, Giorgia Mazzucato, Agnese Malocco, Nicolò Sarto, Surian Antonio










venerdì 10 aprile 2015

LA BULGARIA

autori: Dario Bozzato, Leonardo Brichese, Fabio Benatelli, Filippo Mascarin, Filippo Biancon

 Il paese deve il suo nome ai bulgari, popolazione stabilitasi nel V sec a nord del Mar Nero, tra il Volga e il Don.
 Essi furono spinti da altri popoli verso la penisola balcanica, dove diedero vita a un fiorente regno bulgaro-slavo nei secoli IX e X.
 Dalla fine del Trecento, fu sottoposto per cinque secoli alla dominazione turca, e riacquistò una parziale indipendenza nel 1878.
 Forma di governo:repubblica
 Capitale: Sofia 
 Popolazione: 7,6 milioni di abitanti



LA POSIZIONE
 La Bulgaria ha sbocchi al mare e confina con:
 A ovest con la Serbia e la Macedonia
 A nord con la Romania
 A est con il Mar Nero
 A sud con Grecia e Turchia




CARATTERISTICHE FISICHE
 Il territorio della Bulgaria è estremamente vario: a nord è dominata dalla vasta pianura del Danubio. 
 A ovest, fino al Mar Nero a est, è attraversato dalla catena dei Balcani e a sud è chiuso dai Monti Rodopi.
 Il fiume principale è il Danubio che scorre per oltre 500 km lungo il confine settentrionale con la Romania. 
 Vi confluiscono numerosi affluenti che scendono dai Balcani. L'altro fiume importante è la Maritza, che piega a sud in Grecia per sfociare nell'Egeo.
 I laghi maggiori sono quelli artificiali per l'irrigazione e la produzione di energia.
 La costa, lunga circa 350 km, alterna spiagge sabbiose ben attrezzate a golfi, parti rocciose e lagune.
 Il clima è continentale, mentre nella fascia costiera si fa sentire l'influsso marino che determina un clima di tipo nettamente mediterraneo.



IL CLIMA E LA VEGETAZIONE
 La Bulgaria ha un clima continentale e mediterraneo con estati calde e inverni freddi.
 La zona continentale è predominante. L'influenza continentale, forte durante l'inverno, produce abbondanti nevicate e temperature molto rigide.
 L'influenza mediterranea aumenta durante la seconda metà dell'estate e provoca calure e secche.
 Il clima costiero viene moderato dal mar Nero, ma i forti venti e le tempeste violente sono frequenti in inverno.
 Gli inverni lungo il Danubio sono freddi e pungenti, mentre le basse valli che si aprono verso sud sul confine greco e turco possono avere un clima invernale mite come sulle coste del mar Egeo.
 La formazione più diffusa, sulle coste del Mar Nero,  è la macchia mediterranea, che interessa le aree pianeggianti, le isole e i pendii meglio esposti dei rilievi fino a una quota di ca. 1000 m.
 Nella fascia compresa tra i 1000 e i 2000 m si estendono boschi di latifoglie (faggi) e più in alto, specialmente sui versanti più piovosi, vaste formazioni di abeti e di larici, che cedono infine il posto, alle quote più elevate, ai pascoli di alta montagna.


POPOLAZIONE
 La Bulgaria ha 7,49 milioni di abitanti.
 La densità demografica è di 63 abitanti per chilometro quadrato.

 Principalmente le persone abitano nelle aree urbane La maggior parte delle attività commerciali e culturali sono concentrate nella capitale Sofia.
 I settori lavorativi predominanti sono quelli dell'industria pesante, dell'ingegneria energetica e dell'agricoltura, tutti sostenuti dalle risorse naturali locali.
 La maggiore città è Sofia, la capitale con circa un milione e 300.000 abitanti.




 La seconda città è Plodiv.
  La città è da sempre punto di riferimento di varie culture e per le sue articolate e millenarie vicende storiche.
  Grazie alla bellezza del suo centro storico in stile rinascenza bulgara (ovvero il Rinascimento bulgaro di inizio Ottocento), uno dei meglio conservati della nazione, la città è nota anche con l'appellativo di Firenze bulgara. 




  
 La terza città è Varna.
  Varna conosciuta anche come "la perla del Mar Nero"  è la terza città della Bulgaria, dopo la capitale Sofia e Plovdiv.
   La città, posta nella parte orientale del Paese, è il capoluogo della regione di Varna e un importante porto sul Mar Nero, vicino al lago Varnesko.
   La città venne ribattezzata Stalin in onore della guida dell'Unione Sovietica, per un breve periodo dal 1949 al 1956.







 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE
   La Bulgaria dispone di scarse risorse minerarie; oltre al carbone negli anni cinquanta sono stati scoperti giacimenti di gas naturale e di petrolio.
   Tra i metalli estratti vi sono il ferro, lo zinco, il rame e il piombo.
   I maggiori complessi industriali si trovano nel bacino di Sofia (industria meccanica), mentre la cantieristica navale è localizzata a Varna, sul Mar Nero. 
   La Bulgaria esporta prodotti dell'industria chimica, settore sul quale il crollo dell'URSS ha inciso in modo minore.
   Nella città di Burgas si trova un grosso impianto di raffinazione del petrolio controllato dal colosso russo LUKoil.
   La Bulgaria offre mete per diversi tipi di attività; vi sono località balneari e sciistiche, zone termali, riserve di caccia e numerosi monumenti e parchi naturali.

mercoledì 1 aprile 2015

La Romania

Autrici: Alessia Rossi, Laura Faiola, Marianna Marzola, Carnelos Laura, Sarto Camilla, Cardin Elena
Lingua ufficiale : romeno
Religione : in Romania la percentuale dei romeni ortodossi è l’86,8%, seguono i romano-cattolici con il 4,7%,   i protestanti (3,2%), i greco- cattolici (0,9%), gli evangelici (0,1%) e coloro di un’altra fede (0,4%).
Forma di governo : repubblica presidenziale
Capitale : Bucarest
Moneta : Leu romeno

STORIA
L’antica regione della Dacia fu conquistata nel II secolo d.C. dall'impero romano. Nei secoli successivi sul territorio si stanziarono popolazioni germaniche ( Goti e sassoni ), slave, queste si mescolarono con i Valacchi ( antenati degli attuali romeni ) e ungheresi. Dopo una lunga fase di incertezza, dalla regione nacquero tre grandi principati feudali : Moldavia,Valacchia e Transilvania. Tutte furono sottomesse da vari imperi, finché nel 1878 Valacchia e Moldavia si unirono per creare il Regno di Romania, al quale si aggiunse la Transilvania dopo la caduta dell’ impero austro-ungarico nella Prima Guerra Mondiale. La Romania fece parte dell’ Unione Sovietica; dal 1965 si instaurò una dittatura che finì in seguito a una rivoluzione popolare nel 1989.

Confina :
·         a nord e a est con l’Ucraina
·         a est con la Moldavia
·         a sud con la Bulgaria
·         a ovest con la Serbia e l’Ungheria
·         a sud-est si affaccia sul mar Nero

CARATTERISTICHE FISICHE
Con un'area di 238.391 km ², la Romania è il 12º Stato d'Europa per superficie. Situato nella parte nord-orientale della Penisola balcanica, il paese si trova a metà strada tra l'Equatore ed il Polo nord ed è equidistante dal punto più occidentale d'Europa (la costa dell'Oceano Atlantico) e dal più orientale (i Monti Urali).
I Carpazi orientali  si allungano nella parte nord-orientale del paese, mentre a ovest si estendono i Carpazi Romeni Occidentali.
Al centro di questi rilievi si estende la regione collinare della Transilvania. Al di fuori di questi monti si trovano tre pianure:
·        a ovest  la pianura del Banato,
·        a sud la Valacchia, la più grande pianura romena
·        a est in corrispondenza del delta del Danubio, la regione della Dobrugia.

Il sistema fluviale della Romania è dominato dal bacino del Danubio. Il grande fiume scorre sul suolo rumeno per circa 1000 km.
I principali affluenti del Danubio sono il Mures, l’Olt e il Prut che scorre ad est, lungo il confine con la Moldavia.
I laghi sono numerosi, di origine glaciale nell'entroterra e di origine lagunare lungo le coste del mar Nero a sud est.


IL CLIMA E LA VEGETAZIONE
Il clima romeno è tipicamente continentale, con forti escursioni termiche stagionali: gli inverni sono freddi e le estati calde e umide. Lungo la costa l’influsso del Mar Nero rende più dolci gli inverni ma aumenta l’afa estiva. Le pendici delle montagne sono rivestite da estese foreste, costituite in gran parte da faggi  e querce, che coprono circa un quarto della superficie del territorio. In queste regioni vivono molti animali selvatici come lupi, orsi e cervi. Le regioni pianeggianti, grazie ai sistemi di irrigazione che hanno reso coltivabile il terreno stepposo, sono caratterizzate da un paesaggio agricolo.
LA POPOLAZIONE
Gli oltre 21 milioni di romeni si distribuiscono in modo abbastanza uniforme sul vasto territorio del paese, con l’eccezione delle zone montuose determinando una densità di popolazione (91 ab/kmq) inferiore a quella media dell’ Unione Europea.  
Anche il tasso di urbanizzazione è notevolmente più bassa rispetto a quello di molti Paesi europei: solo il 54% circa della popolazione vive in città, mentre poco meno della metà, il restante 46%, risiede in contesti rurali. Ciononostante, come vedremo, i centri urbani che superano i 100.000 abitanti sono piuttosto numerosi e ben distribuiti. Per quanto riguarda l’ andamento demografico, la Romania non è meta di immigrazione , ma subisce anzi conseguenze  dell’ immigrazione   di molti suoi cittadini , soprattutto  verso l’ Ungheria, Italia e Spagna. Si assiste così a un fenomeno opposto a quello che avviene in molti Stati Europei: la popolazione romena cresce meno di quanto  il suo saldo naturale, più elevato che altrove, potrebbe consentirle, proprio a causa del saldo migratorio negativo .


LE ATTIVITÀ ECONOMICHE
La Romania porta ancora sulle spalle la pesante eredità lasciata dal passato regime dittatoriale. Il controllo statale sull'economia, la chiusura del paese al commercio estero e l’ inefficienza del sistema produttivo hanno fatto sì che, dopo la caduta della dittatura di Ceausescu nel 1989, la Romania si sia ritrovata con un sistema economico e industriale totalmente inadeguato rispetto a quello della maggior parte dei paesi europei. Si è verificata di conseguenza una forte recessione, che il governo romeno ha tentato, a partire del 1997, con una serie di radicali riforme nel settore agricolo e industriale, sostenute anche dagli aiuti del Fondo Monetario Internazionale. Questa ristrutturazione, unita  alla privatizzazione delle imprese e all'intervento di società straniere, ha effettivamente portato a un miglioramento  dell’ economia  nazionale: negli ultimi dieci  anni il PIL è quasi raddoppiato e la disoccupazione è scesa sotto il 7 %. Si coltivano soprattutto  cereali, barbabietole, patate, lino, canapa , girasoli e viti. Dalle ultime due colture si ottengono olio e vino, quest’ ultimo speso di buona qualità , anche se poco conosciuto  all'estero. Molto diffuso è anche l’ allevamento , bovino , suino e ovino.  Il sottosuolo romeno è ricco  di risorse energetiche : si estraggono  petrolio , gas naturale e carbone. Sono molto sfruttati anche giacimenti di piombo, rame e bauxite, un minerale da cui si ricava l’ alluminio. L’ industria è sviluppata soprattutto nei settori sui quali si puntava maggiormente nel periodo comunista, come quello siderurgico , metallurgico, chimico, meccanico e petrolchimico.


LE CITTA’
L’ unica metropoli è la capitale Bucarest che costituisce il principale centro industriale e commerciale del Paese: la sua area metropolitana, pur ospitando solo il 9 % della popolazione romena, produce il 21% del Prodotto Interno Lordo  della nazione. Il centro  cittadino è molto elegante  tanto che la città è stata definita, in passato, la Parigi dell’ Est purtroppo però le difficoltà economiche della Romania e la povertà di ampie fasce della popolazione sono facilmente avvertibili visitando la periferia, dove sono evidenti i segni  del degrado urbano.


Iasi, è capoluogo della Moravia Romena. Nel 2004 Iasi e i centri confinati hanno costruito un’ area metropolitana con lo scopo di promuovere lo sviluppo degli affari e il commercio nella regione.


Timisoara è un’ altra città di rilievo, è un centro industriale particolarmente importante perché, soprattutto  negli ultimi anni, molte imprese straniere hanno trasferito qui le loro fabbriche per approfittare del ridotto costo della manodopera.