Il Montenegro è stato per molti secoli un principato indipendente, elevato a regno nel 1910.
Nel 1918 dopo la prima guerra mondiale fu forzatamente inglobato, nonostante la resistenza dei nazionalisti montenegrini, al regno di Jugoslavia.
Nel 1918 dopo la prima guerra mondiale fu forzatamente inglobato, nonostante la resistenza dei nazionalisti montenegrini, al regno di Jugoslavia.
Dopo essere stato invaso dall’Italia durante alla seconda guerra mondiale, entro nella federazione Jugoslavia.
Alla scomparsa di quest’ultimo nel 1992, il Montenegro formò una federazione con la Serbia fino al 2006, quando un referendum decise per l’indipendenza.
LA POSIZIONE
Il piccolo stato del Montenegro si trova nell’Europa sud-orientale. Confina a nord-ovest con la Bosnia e la Croazia. A nord-est con la Serbia e sud-est con l’Albania; si affaccia a sud-ovest sul Mar Adriatico.
LA POPOLAZIONE
La popolazione è composta da numerose etnie: il 43% è rappresentano da montenegrini e il 32% da serbi, di religione ortodossa; l’8% è formato da bosniaci e il 5% da albanesi, di religione musulmana.
La lingua più parlata è la variante montenegrina del serbo-croato, da alcuni considerata una lingua a sè stante.
La capitale è Podgorica (173.000 ab.), situata in situazione in posizione favorevole tra l’Adriatico e le montagne.
LE ATTIVITA’ ECONOMICHE
L’economia, pur partendo da una condizione piutosto arretrata e in lento sviluppo, grazie anche ai contatti con l’unione europea. Nel quadrato del settore primario (15% del PIL) l’agricoltura è poco pratica a causa della scarsità dei terreni coltivabili. Si producono soprattutto cereali, tabacco e sul breve tratto di costa, alberi da frutto olivi e viti. L’industria (30%) è presente nei settori siderurgico e metallurgico, oltre che in quello della lavorazione del tabacco. I servizi (55%) sono il settore che sta conoscendo il maggiore sviluppo, in particolare per quanto riguarda il turismo.
coltivazione di tabacco
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