L'attuale bandiera della Bosnia ed Erzegovina è stata adottata il 4 febbraio 1998, andando a sostituire una bandiera precedente, utilizzata a partire dall'indipendenza. L'attuale bandiera è blu con un triangolo giallo (che ricorda vagamente la forma dello stato) e una fila di stelle bianche a cinque punte allineate lungo l'ipotenusa. I tre vertici del triangolo rappresentano la teoria delle tre etnie del paese (Serbi, Croati e Bosniaci). Le stelle rappresentano l'Europa e sono pensate per essere continue (per questo le stelle in alto ed in basso sono a metà). I colori bianco, blu e giallo sono solitamente associati alla neutralità e alla pace, oltre ad essere tradizionalmente legati alla Bosnia Erzegovina.
CONFINA CON:
A nord con la Croazia
A sud con il Montenegro
A est con la Serbia
A sud-ovest con il mar adriatico
Da un punto di vista morfologico è a grande rischio sismico mentre il paesaggio è vario. La geografia della Bosnia pertanto dominata dalle Alpi Dinariche nella parte occidentale e centrale del Paese (la cima maggiore della Bosnia è il Monte Maglic in Erzegovina con 2386 m) da pianure e colline verso il settore orientale e nord-orientale. Folte foreste ed pianure sono situate verso le valli dei fiumi principali che ad oriente si versano nel bacino di Pannonia.
Il clima è tipicamente continentale, con inverni generalmente rigidi e nevosi ed estati con discrete escursioni termiche giornaliere, in cui non mancano periodi caldi e afosi. Sono frequenti abbondanti precipitazioni.
A sud dell'Erzegovina prevale una vegetazione sempreverde ed il paesaggio è molto pittoresco per tutto l'anno. Il fogliame verde è il giusto ornamento per le montagne calcaree e per le rive del mare.
L'Erzegovina ha anche alcune varietà vegetali tipiche. Tra le varietà mediterranee di rilievo spicca il melograno. I suoi fiori e frutti rossi sono una vera attrazione. Alla flora tipica dell'Europa centrale appartengono il maggiociondolo, il faggio, la quercia e l'edera.
Bellissime piante quali la salvia e l'avorniello sono una vera attrattiva con le loro fioriture, caratteristiche delle montagne dell'Erzegovina. Quando fioriscono il grigio delle montagne calcaree scompare. In primavera il paesaggio è giallo perché l'avorniello è in fiore e diventa poi azzurro e bianco ed infine giallo scuro per l'avvicendarsi delle diverse fioriture. Osservando dall'alto si ha l'impressione di un tappeto variopinto.
Grazie alla terra e di un clima favorevoli è famoso il tabacco che per la sua qualità si colloca tra i migliori tabacchi del mondo, tuttavia, oggi la sua produzione è quasi cessata.
Si coltivano anche dei vitigni: Zilavka e Blatina. Questi vitigni riescono a crescere solo in Erzegovina grazie alla sua posizione ed al clima mediterraneo favorevole. Grazie alle sue condizioni climatiche ed alla sua posizione, l'Erzegovina è famosa per le sue ciliege che maturano molto prima rispetto alle altre regioni. Inoltre, i terreni di questa regione sono vere e proprie piantagioni di frutta e qui crescono migliaia di ciliegi, alberi di visciole, prugne, pere, albicocche, pesche, mele…
POPOLAZIONE
Nel 2005, , gli abitanti erano circa 600.000 in meno rispetto a quelli rilevati al censimento del 1991. Il calo demografico è conseguenza della lunga guerra civile, che ha provocato circa 300.000 vittime e l’esodo, in parte temporaneo in parte definitivo (con formazione di grossi nuclei di rifugiati in Serbia e in Croazia), di circa 1.900.000 persone. L’attuale popolazione è stimata in circa 3.752.000 abitanti e il tasso di crescita naturale è oggi negativo (-2%). Massicci sono stati gli spostamenti interni, diretti verso i centri urbani, che complessivamente ospitano quasi metà della popolazione; le dimensioni urbane sono piuttosto modeste, a eccezione di Sarajevo (nel 2009 la popolazione del cantone di Sarajevo era stimata in 423.645 ab.) e di Banja Luka.
Il 44% degli abitanti è costituito da Bosniaci (già censiti come Musulmani: nome che, già ai tempi della ex Iugoslavia, trascendeva il significato religioso per assumere quello di vera e propria nazionalità), il 31% da Serbi, il 17% da Croati e il resto da vari gruppi, tra i quali il più consistente è quello dei Montenegrini. La diffusione ubiquitaria del serbo-croato, parlato prevalentemente nella sua varietà bosniaca, assicura la sostanziale unità linguistica. Le percentuali relative alle nazionalità sono indicative anche della composizione della popolazione per religione: i Bosniaci sono quasi tutti di fede islamica sunnita, i Serbi cristiana ortodossa e i Croati in assoluta prevalenza cattolici (18%).
Le Principali Città
La capitale è Sarajevo, ed è la più grande città del paese, è una città devastata da tre anni di guerra civile. È stata la città orientale più ricca di storia ottomana d’Europa, portata dai turchi durante la loro occupazione durata 400 anni. La quintessenza della città è rappresentata dalle moschee, e dai mercati e dei vecchi bazar.
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 8,8% nell'agricoltura, 27.5% nell'industria e il 64% nel terziario.
L’agricoltura è poco produttiva,molto sviluppati sono i pascoli, e lo sfruttamento delle risorse. I prodotti di punta sono: il mais, le patate, il frumento e le prugne.
Vengono specialmente allevati i volatili, gli ovini e i bovini.
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