I Germani (da cui il paese prende il nome) si impadronirono di questa parte delle regione europea, prima abitata dai celti, negli ultimi secoli a.C.
Dopo aver respinto i tentativi romani di conquistare i loro territori, essi contribuirono successivamente, nei primi secoli d.C., al crollo dell'impero romano, riunendosi poi sotto il regno dei franchi (anch'essi di origine germanica).
autrice: Marianna Marzola
Forma di governo: Repubblica federale
La Germania è una Repubblica federale costituita da 16 Stati confederati, i Länder.
Capitale: Berlino
La Repubblica federale tedesca è uno stato situato nel cuore dell' Europa.
A Ovest confina con Francia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi.
A Nord confina con la Danimarca e si affaccia sul Mare del Nord e sul Mar Baltico.
A Est confina con Polonia e Repubblica Ceca.
A Sud con Austria e Svizzera.
Clima e vegetazione
La Germania ha un clima di tipo oceanico a Nord, con venti, precipitazioni abbondanti e forti nebbie.
Sulle alte terre centrali e sulle pendici alpine il clima è più rigido, con precipitazioni nevose abbondanti ed estati fresche.
Ai piedi dei rilievi, nelle zone pianeggianti e nelle valli dei fiumi gli inverni sono meno rigidi e le estati sono soleggiate.
La vegetazione più caratteristica del territorio sono i boschi di conifere e latifoglie e i prati che si estendono su quasi un terzo del paese. Eccellenti vigneti coprono le colline nella zona sud-occidentale.
La popolazione
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la Germania si
trovava ad avere subito grosse perdite umane, e il paese era stato diviso in
due stati: in parte queste perdite furono
compensate dall'immigrazione di circa 12 milioni di tedeschi che
provenivano da territori orientali che la Germania aveva perduto.
In seguito alla caduta del muro di Berlino (1989) e alla
dissoluzione dell’Unione Sovietica, molti furono anche gli immigrati da Paesi
dell’Europa Orientale.
Fino agli anni ’60 del Novecento, la maggioranza degli
immigrati era formata da Italiani, mentre successivamente da Turchi e
Iugoslavi.
Oggi gli stranieri in Germania sono oltre 7 milioni; 2
milioni sono turchi, e questo si
presenta come il gruppo etnico più consistente.
La Germania è anche una destinazione preferenziale per i
rifugiati politici di molti paesi in via di sviluppo.
Anche la composizione religiosa dello Stato tedesco è mutata
in seguito al crescente numero di immigrati
che professano fedi diverse.
Quasi la metà dei tedeschi è protestante (43%), ma i
cattolici sono un gruppo consistente (32%). Anche se si tratta di una piccola
minoranza, con solo il 2,1% il numero dei musulmani nel paese è in aumento.
In Germania, sempre più frequenti sono gli episodi di
razzismo e xenofobia, il più delle volte causati da gruppi estremisti di destra
(spesso di stampo neonazista) diffusi soprattutto negli stati orientali.
Numerosi sono i giovani che provano sentimento nostalgici nei confronti del
nazismo, a causa della disoccupazione e delle difficoltà economiche.
Nel loro risentimento sociale vedono nello straniero il capro espiatorio della propria mancata realizzazione. Nell'ambito di una politica comune all'interno dell'Unione Europea, la Germania sta promuovendo un progetto con l'ottica di perseguire gli autori di messaggi che incitano all'odio razziale, nei casi in cui ciò costituisce una minaccia, un insulto o una diffamazione.
Le principali città
Berlino
Le sue origini risalgono al 1307, quando due villaggi sulle rive della Sprea, si uniscono a scopo difensivo. Iniziava così la storia di Berlino come città. Il suo sviluppo è continuo, tanto che al momento dell'unità nazionale, quando nel 1871 assume il ruolo di capitale dell'impero germanico, gli abitanti hanno già raggiunto la cifra di 800 mila.
Il XX secolo sottopone la città a dure prove: la dittatura nazista, i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, la divisione della città in quattro zone di occupazione al termine della guerra, la costruzione del Muro che dal 1961 al 1989 tiene separata la popolazione in due diversi stati (Germania Ovest e Germania Est). La città viene riunificata nel 1990 e, dal 1991, è di nuovo capitale della Germania.
Fino a quel momento la capitale della Germania ovest era Bonn, una piccola città sul Reno, luogo di nascita del famoso musicista Ludwig van Beethoven.
Nell'ex Germania est spiccano le città di DRESDA sul fiume Elba e LIPSIA. Le due città, completamente distrutte dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, furono ricostruite nel rispetto dello stile originario. Sono città di grande rilievo culturale.
Attività economiche
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 71% nei servizi, 27% nell'industria, 2% nell'agricoltura.
L'agricoltura ha un elevato grado di meccanizzazione e utilizza tecniche avanzate, ma non ha una grande influenza nell'economia tedesca, dato che i terreni su cui viene praticata non sono particolarmente fertili.
Le colture principali sono costituite da orzo, frumento, patate, barbabietola da zucchero, luppolo. Nelle valli del Reno e della Mosella, più fertili, è in crescita la coltivazione della vite per la produzione di vini di ottima qualità.
La vasta estensione di colture foraggere ha favorito l'allevamento bovino.
L'industria della Germania trae l'energia necessaria in minima parte dal carbone la cui estrazione è stata quasi abbandonata. Le riserve nazionali di idrocarburi sono modeste. Le centrali nucleari dell'Est sono state chiuse perché arretrate e pericolose.
Restano in funzione diverse centrali nell'Ovest che però dovrebbero essere progressivamente chiuse. La Germania importa elettricità dai paesi scandinavi e gas e petrolio tramite un'ampia rete di oleodotti e gasdotti.
Essendo la Germania la quarta potenza industriale del mondo dopo Stati Uniti, Cina e Giappone, l'industria tedesca spazia in tutti i settori: la siderurgia e la metallurgia, la meccanica pesante, la cantieristica, l'industria delle automobili, la chimica e farmaceutica, l'aerospaziale, l'elettronica e la ricerca sulle biotecnologie. Hanno un buon sviluppo anche il tessile, l'agroalimentare e la lavorazione del legno.
PER SAPERNE DI PIÙ SULL'INNO NAZIONALE DELLA GERMANIA, CLICCA SULL'IMMAGINE DEL SUO AUTORE: HEINRICH HOFFMAN VON FALLERSLEBEN
Amburgo
E' la seconda città della Germania come numero di abitanti. Sorge alla confluenza l'Alster e l'Elba e il suo porto assorbe quasi la metà del traffico marittimo tedesco.
Monaco
E' la capitale della Baviera, nota all'estero per le industrie della birra e per l'Oktoberfest. Qui ha sede l'ufficio europeo dei brevetti.Nell'ex Germania est spiccano le città di DRESDA sul fiume Elba e LIPSIA. Le due città, completamente distrutte dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, furono ricostruite nel rispetto dello stile originario. Sono città di grande rilievo culturale.
Attività economiche
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 71% nei servizi, 27% nell'industria, 2% nell'agricoltura.
L'agricoltura ha un elevato grado di meccanizzazione e utilizza tecniche avanzate, ma non ha una grande influenza nell'economia tedesca, dato che i terreni su cui viene praticata non sono particolarmente fertili.
Le colture principali sono costituite da orzo, frumento, patate, barbabietola da zucchero, luppolo. Nelle valli del Reno e della Mosella, più fertili, è in crescita la coltivazione della vite per la produzione di vini di ottima qualità.
La vasta estensione di colture foraggere ha favorito l'allevamento bovino.
L'industria della Germania trae l'energia necessaria in minima parte dal carbone la cui estrazione è stata quasi abbandonata. Le riserve nazionali di idrocarburi sono modeste. Le centrali nucleari dell'Est sono state chiuse perché arretrate e pericolose.
Restano in funzione diverse centrali nell'Ovest che però dovrebbero essere progressivamente chiuse. La Germania importa elettricità dai paesi scandinavi e gas e petrolio tramite un'ampia rete di oleodotti e gasdotti.
Essendo la Germania la quarta potenza industriale del mondo dopo Stati Uniti, Cina e Giappone, l'industria tedesca spazia in tutti i settori: la siderurgia e la metallurgia, la meccanica pesante, la cantieristica, l'industria delle automobili, la chimica e farmaceutica, l'aerospaziale, l'elettronica e la ricerca sulle biotecnologie. Hanno un buon sviluppo anche il tessile, l'agroalimentare e la lavorazione del legno.
PER SAPERNE DI PIÙ SULL'INNO NAZIONALE DELLA GERMANIA, CLICCA SULL'IMMAGINE DEL SUO AUTORE: HEINRICH HOFFMAN VON FALLERSLEBEN
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