Il territorio tra la Vistola e l'Oder era abitato anticamente da popolazioni slave che, attorno al IX secolo, diedero origine al primo stato polacco. Esso raggiunse il massimo sviluppo dal XIV al XVI secolo, quando si unificò con la Lituania. Nel Settecento, però, la Polonia dovette soccombere alle maggiori potenze e fu spartita tra Russia , Prussia e Austria, scomparendo dalla carta geografica.
L'indipendenza fu conquistata dai polacchi nel 1918.
La posizione
La Polonia è un territorio a forma di quadrilatero che fa da cerniera fra l'Europa centrale e orientale.
A nord si affaccia sul Mar Baltico.
A ovest confina con la Germania.
A sud con la Repubblica Ceca e Slovacchia.
A est con Ucraina e Bielorussia.
A nord-est con Lituania e Russia (enclave di Kaliningrad).
Le caratteristiche fisiche
La Polonia è composta al 90% da pianure e basse colline. La zona montuosa si estende a sud con la catena dei Sudeti al confine con la Repubblica Ceca e i Carpazi occidentali al confine la Slovacchia.
La pianura polacca è ricchissima di laghi di origine glaciale. Circa 2500 si trovano nella Masuria, ampio territorio protetto nel nord-est del paese.
I fiumi più importanti sono la Vistola, che attraversa tutto il paese per oltre 1000 km e sfocia nel Golfo di Danzica sul Mar Baltico; l'Oder, che proviene dalla Repubblica Ceca e, dopo aver attraversato il sud-ovest della Polonia, segna il confine con la Germania e sfocia nella Laguna di Stettino prima di raggiungere il Baltico. I due fiumi con i loro affluenti sono in larga misura navigabili e collegati da una fitta rete di canali.
Il litorale baltico è una costa bassa di circa 500km, orlata da lagune separate da cordoni di sabbia dal mar aperto.
Il clima della Polonia è continentale con inverni rigidi , sulla costa è invece di tipo atlantico con abbondanti precipitazioni.
Le foreste coprono quasi un terzo del territorio. Boschi di querce, abeti, betulle, pini ricoprono le pendici delle montagne. Le pianure del nord e del centro sono adibite a uso agricolo.
La popolazione
Circa il 63% della popolazione vive nelle aree urbane.
La maggiore città è Varsavia, la capitale, con circa un milione e 700.000 abitanti. Sorge sulle rive della Vistola nella pianura polacca. E' un importante centro industriale e culturale. Il suo nucleo storico, quasi completamente distrutto dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, fu fedelmente ricostruito nel 1953.
La seconda è Łódź, importante centro industriale nel settore farmaceutico, agroalimentare e delle fibre artificiali.
La terza è Cracovia, vera metropoli del sud della Polonia, sulle rive della Vistola. Conserva un nucleo storico originale ed è centro culturale di alto livello.
Sul Mar Baltico si affacciano i grandi nodi di traffico marittimo costituiti dai porti di Danzica e Stettino.
Le attività economiche
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 54% nei servizi, 27% nell'industria, 19% nell'agricoltura.
L'agricoltura viene praticata su larga parte del territorio da piccole imprese familiari; ha delle buone potenzialità grazie alla fertilità dei terreni, ma soffre di un certo grado di arretratezza. Si producono cereali, patate, barbabietole da zucchero, frutta. E' sviluppato l'allevamento di suini e volatili.
La Polonia possiede nella Slesia (nel sud del paese) uno dei più importanti bacini carboniferi mondiali. Le sue centrali per la produzione di energia elettrica sono alimentate da carbone e lignite, con la conseguenza di essere molto inquinanti per l'ambiente. I settori industriali più sviluppati sono l'agroalimentare, il tessile, l'automobilistico; mantengono un buon livello la cantieristica navale e la chimica. Il paese è una crocevia di oleodotti e gasdotti.
La rete stradale e quella ferroviaria sono ampie ma necessitano di manutenzione e di modernizzazione, specialmente per quanto riguarda le autostrade.
Per il trasporto industriale sono molto usate le vie d'acqua, che raggiungono i 4000 km.
Il traffico aereo è in crescita, specie negli aeroporti internazionali di Varsavia,
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